Descrizione
Nella seduta di Consiglio Comunale del 10 dicembre 2025 si è chiusa la sessione consiliare dei lavori sull’adozione della variante generale al Piano Regolatore Generale (PRG).
Il numero legale è venuto a mancare in quanto, all’apertura della discussione generale, 14 consiglieri comunali hanno dovuto abbandonare l’aula per incompatibilità dichiarata, quindi, impossibilitati, per legge, a partecipare ai lavori della seduta di Consiglio, fin dall’apertura della discussione.
“L’incompatibilità, prevista per legge in materia di pianificazione risulta essere molto stringente e prevede l’obbligo di astensione da parte dei consiglieri comunali qualora questi abbiano un concreto interesse economico proprio o di parenti e affini “entro il quarto grado”, comprendendo quindi un ampio raggio d’azione che di fatto rende molto difficile la votazione degli atti di pianificazione urbanistica nei comuni di piccole e medie dimensioni. Dichiara l’assessore alla pianificazione urbanistica Mario Viviano.
“Con l’uscita dei consiglieri incompatibili, il quorum per proseguire i lavori si è abbassato a 10, i quali non hanno manifestato ragioni di incompatibilità, tuttavia, solo 6 consiglieri hanno presenziato alla seduta, mentre 4 sono risultati assenti, non permettendo in tal modo l’apertura dei lavori consiliari.
Ci tengo a precisare che la presenza in aula di 10 consiglieri avrebbe consentito di esaminare nel merito il PRG e di procedere alla votazione.
A questo punto, la procedura prevede che vada inoltrata formale richiesta all’ARTA (assessorato regionale territorio ed ambiente) al fine di richiedere la nomina di un commissario ad acta che si sostituisca al consesso civico impossibilitato ad operare”. – continua l’Assessore
“Non nego un po' di rammarico per non aver potuto discutere in consiglio una delibera così importante per la Città, ma ritengo che, quasi tutti, tra amministratori e consiglieri, hanno cercato di fare il possibile al fine di permettere un esame consiliare aperto, anche prendendo in considerazione possibili scenari alternativi per la votazione. In ogni caso, l’eventuale approvazione commissariale deve essere vista come un’alternativa che, quanto meno, permetterà di dare uno strumento urbanistico aggiornato alla nostra Città. In questa eventualità, auspico che il nominando commissario possa valutare, con attenzione, le proposte di emendamenti, provviste del relativo parere favorevole dell’Ufficio urbanistica, ai fini dell’inserimento nella proposta di Piano, procedendo anche ad una gestione aperta ed oculata delle osservazioni che potrebbero arrivare dai privati cittadini a seguito dell’adozione”.
Conclude Viviano.
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Ultimo aggiornamento: 12 dicembre 2025, 13:51